Erba cipollina

Allium schoenoprasum

  • Famiglia: Alliaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -10 | -5 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Terriccio, Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: < 0,1 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Deliziosa bulbosa appartenente alla famiglia delle liliacee, l’erba cipollina (Allium schoenoprasum) viene coltivata come essenza aromatica o come pianta ornamentale. In estate, a partire da giugno, rallegra aiuole e bordure con i suoi capolini rosa carico, che sbocciano all’apice di lunghi steli. Le foglie, raccolte in ciuffi densi e decorativi, sono sottili, tubolari, cave e flessuose, lunghe fino a 25 cm, con un aroma simile alla cipolla ma più dolce e delicato. Si utilizzano ampiamente in cucina, fresche e spezzettate, per insaporire zuppe, insalate, carni e formaggi. D’inverno, il fogliame secca completamente per poi ricomparire in primavera.

Consigli di coltivazione

Cresce bene sia in piena terra, in suoli preferibilmente fertili e profondi, che in vaso, in posizioni soleggiate o alla mezz’ombra. Si semina nell’orto tra marzo e aprile, oppure in semenzaio per poi trapiantare le pianticelle in tarda primavera, a distanza di 25 cm tra loro e 50 cm tra le file. In autunno, ogni 2 o 3 anni, si dividono i cespi. E’ consigliabile rimuovere i fiori man mano che sbocciano per stimolare una produzione di foglie più abbondante e profumata. D’inverno, è bene proteggere la piantina con paglia o tessuto non tessuto per evitare che il gelo prolungato danneggi i bulbi.

Da non dimenticare

Coltivata alla base di un rosaio, l’erba cipollina, come l’aglio, ha la capacità di tenere lontani gli afidi.

Erba cipollina: come e quando irrigare

L'erba cipollina richiede irrigazioni regolari, abbondanti in estate, sospese durante il riposo vegetativo invernale (è bene riprendere quando la pianta riprende a produrre foglie). Meglio non bagnare le foglie, per ridurre i rischi di propagazione di malattie fungine e marciumi; l'acqua va fornita vicino alla base della pianta, sia in piena terra che in vaso.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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